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Pasqua in Capannina con Dj Flash Brazilian Show

Sabato 26 e Domenica 27 Marzo: Pasqua in Capannina di Franceschi.

Al pari del Capodanno in Versilia, il Sabato e la Domenica di Pasqua rappresentano alcuni degli gli appuntamenti imperdibili per la discoteca di Forte dei Marmi.

Domenica di Pasqua in Capannina da TUTTO ESAURITO come l’attesissimo appuntamento di Sabato 26 “Dj Flash from Armani Privé @ Capannina Forte dei Marmi”.

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Le prenotazioni di entrambe le serate di Pasqua in Capannina sono ormai prossime al SOLD OUT, prenota adesso la tua cena o il tuo tavolo dopocena: ultimissime disponibilità.

www.DiscotecheVersilia.it ti ricorda che riservare una cena o un tavolo è l’unico modo di evitare le lunghissime file previste all’ingresso. Al momento della prenotazione sarà indicato anche il miglior orario a cui presentarsi al locale.

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Discoteche Versilia: Sabato 26 e Domenica 27 Marzo in Capannina.

 

A infiammare il Sabato di Pasqua in Capannina sarà Dj Flash uno degli artisti di riferimento della movida milanese e resident dell’Armani Privè.

sabato pasqua in capannina forte dei marmi

Il lungo Pasqua raggiungerà il culmine del divertimento con il tradizionale appuntamento“Pasqua in Capannina”, con tanta musica, divertimento e il coloratissimo Brazilian Show in arrivo direttamente da Rio de Janeiro. Musica con la Explosion Band, Marco Laschi e Stefano Seppia Dj, Stefano Busà al pianobar.

domenica pasqua in capannina

In entrambe le serate ristorante dalle 21, discoteca con privè pianobar dalle 24.

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Per conoscere i prezzi Capannina delle serate di Pasqua in Capannina e delle altre organizzate dalla discoteca di Forte dei Marmi, per avere preventivi personalizzati e per ogni tipo di prenotazione, utilizza i contatti offerti da questo sito. telefono discoteche versilia Ti basta una semplice chiamata, un messaggio o una mail puoi assicurarti:

    • le migliori “formule Capannina” ;
    • i vantaggi (come l’ingresso senza fila) che la discoteca di Forte dei Marmi riserva ai suoi migliori ospiti;
    • la possibilità di cenare coi menu speciali creati da David Romagnoli e/o di riservare un tavolo per tutta la sera;
    • il miglior rapporto Qualità del Servizio/Prezzo (rispetto all’ingresso senza prenotazione);
    • il valore aggiunto di un referente unico (Luca) che ti seguirà dall’inizio alla fine, dalla prima richiesta d’informazioni alla scelta della “formula Capannina” che fa per te, dalla prenotazione all’assistenza prima, durante e dopo l’evento;

 prenotazioni discoteche versiliaQuesto servizio speciale e assolutamente gratuito per te che prenoti è già stato provato e premiato con oltre 30.000 “Mi piace” su Facebook e con tantissimi “Segui su Twitter e Pinterest da chi come te ha vissuto almeno una serata in Versilia.

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La Capannina di Forte dei Marmi tra arte e ricerca.

La discoteca dei Forte dei Marmi al centro del connubio tra arte e scienza.

Mancano poche ore a “L’Arte per la Ricerca”, il grande evento di beneficenza in favore della lotta contro l’alzheimer per cui l’associazione ARNo ha scelto la più bella tra tutte le location della Versilia:  La Capannina.

Aspettando il ritorno di Jerry Calà in Capannina e gli altri eventi del lungo weekend di Pasqua 2014.

Una notte-evento di cui tv e carta stampata parlano da più di una settimana. Una nobile causa che ha unito 60 opere, 50 artisti, una grande associazione e un grande locale, tutti insieme per aiutare la ricerca contro l’alzheimer.

arte capanninaSabato 12 aprile, La Capannina di Franceschi la mitica discoteca di Forte dei Marmi ospita Arte per la ricerca. Un’asta benefica che, durante la cena curata dallo chef David Romagnoli, mostrerà oltre 50 capolavori ad opera di oltre 60 artisti, che gli ospiti a cena potranno aggiudicarsi. Un’opportunità unica, assolutamente da no non perdere:

  • chiama, invia un SMS o contatta via WhatsApp il 347.477.477.2 (servizio attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7);
  • scrivi a info@discotecheversilia.it per assistenza via email, preventivi, prenotazioni e informazioni;


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Arte e Solidarietà

Parole di Lodovico Gierut, giornalista e critico d’arte.

Forse non sta a me dirlo, ma ogni tanto mi chiedo cosa accadrebbe – in tanti luoghi e per un’enormità di persone – se non esistesse la solidarietà, il  sincero e disinteressato aiuto diretto o indiretto per chi ha bisogno.

L’universo dell’Arte e della Cultura – al quale tanti appartengono in un modo o nell’altro – anche ora, in occasione di “ARNo. Arte per la Ricerca”, s’è attivato per un evento aggregativo in cui i cosiddetti creativi, e non solo loro, hanno donato disegni, litografie, dipinti ad olio e ad acrilico e a tecnica mista, fotografie e sculture con interessante varietà di temi.

Tutti gli Artisti si sono posti sullo stesso piano, fatto significativo in questi nostri tempi terribilmente invasi dall’apparire e dal voler emergere a tutti i costi, dando vita col proprio segno ad una concatenazione che nella diversificazione espressiva ci rende fiduciosi per il raggiungimento del fine auspicato.

Ogni opera dice di ciascuno, cioè della professionalità espressa con anni di intenso impegno.

Dalla realtà all’astrazione e viceversa, l’intero percorso racconta – in un certo senso – la ricerca di ogni protagonista, vale a dire un vero e proprio viaggio d’armonia e di forma che dal passato all’oggi si proietta nel futuro.

In fondo, cosa sono le opere d’arte, al di là delle gerarchie dei valori, se non una panoramica diversificata di un unico cammino?

Ciascuno ha saputo dare un significato al proprio lavoro con autonomi toni, modulazioni e accenti, sì che il progredire collettivo che unisce più esperienze si consolidi e vada continuamente oltre.

Questi artisti/ricercatori, cui va un ringraziamento e un plauso, aprono a un domani, facendoci riflettere – e perchè no? – sul significato della reciprocità del contributo.

Ognuno si dà agli altri e da altri riceve: un fatto e un’istanza da non ignorare.

Nell’insieme emerge un’interessante varietà di temi e di concetti espressivi, tanto che ogni protagonista fa capire al cosiddetto fruitore il proprio percorso.

Ogni opera possiede, infatti, un’intelaiatura sicuramente non separabile dal tutto: è facile notare l’unione tra il contenuto di pensiero e il soggetto portato poi a compimento.

Ognuno  degli artisti partecipanti ad ARNo. Artisti per la Ricerca, ha il suo linguaggio, puntualmente figurativo in Ernesto Altemura, Mauro Capitani, Gianni Carretti e Rita Casaroli, Anna Chromy, Primo Conti e Vittorio Cusatelli, Marco Dolfi, Alfredo Fabbri, Paolo Giusti e Riccardo Luchini che s’affidano ad un segno/colore raccontato nell’unitaria visione del reale, cui seguono – sempre di livello – le espressioni di Luigi Falai e di Gianpiero Frediani, Silvana Franco, Gian Paolo Giovannetti, Grazia Leoncini, Fausto Maria Liberatore, Eugenio Pardini, Simone Rossi, Gabriele Rovai, Leopoldo Stefani e Gabriele Vicari.

E’ però il simbolo a dare sempre una consistente veridicità al soggetto scelto, portandolo in gran parte sul piano naturalistico.

Eccoci ad Antonio Barberi, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Ethel Bustamante, Angela Careggio, Girolamo Ciulla, Slava Denčič, Maria Gamundì, Ugo Guidi, Paolo Lapi, Marco Manzella, Annamaria Maremmi, Liliana Marsili, Antonio Giovanni Mellone, Milena Moriani, Bruna Nizzola, Pierluigi Paviola (Pigi), Giancarlo Vaccarezza, Ernesto Treccani.

Nella continuazione della personalità ben evidenziata, non poteva mancare la scultura con Giancarlo Cannas, Massimo Facheris e Mara Moschini, mentre la fantasia  ha una logicità pure nella visione di Maurizio Baccili, Lino Benedetti, Pierfranco Benesperi, Rossana Biagi, Alberto Bongini, Ferdinando Coppola, Gianni Dova, Tito Mucci..

Emergono anche le istantanee fotografiche di Luciano Bonuccelli, Roberto MariGiacomo Mozzi, ma a questo punto – pur senza essere entrato nel merito dei singoli, che però ben conosco e apprezzo seguendone o avendone seguito l’iter di diversa dimensione – va detto che la validità di ciascuna immagine è positiva in quanto funzionale all’identificazione della forma col contenuto.

Il racconto (o tema prefisso e conseguito) è diventato, opera dopo opera, una cosa viva per nell’esperienza lavorativa e impegnativa che, dopo la ricerca, s’è evoluta nell’ultimo capitolo giungendo finalmente ad essere una vera conquista.