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Successo per la Capannina prima della Pasqua in Versilia.

“Arte per la Ricerca” successo per la serata benefica a La Capannina di Franceschi.

La serata che precede il weekend di Pasqua in Capannina si rivela un successo di pubblico e di generosità.

Tutte le foto Capannina presto disponibili su www.DiscotecaForteDeiMarmi.com

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Sabato 12 aprile a La Capannina di Franceschi.

Una serata all’insegna dell’arte e della beneficenza a La Capannina di Franceschi di Forte dei Marmi. Sabato 12 aprile ARNo  (Associazione per la Ricerca Neurologica) ha dato vita ad un evento in favore della ricerca scientifica mettendo all’asta oltre cinquanta opere selezionate dal noto critico d’arte Lodovico Gierut.

L’intero ricavato della serata – presentata da Claudio Sottili – sarà destinato a finanziare un assegno di ricerca per un giovane neurologo che seguirà gli studi clinici dei nuovi farmaci per l’Alzheimer. Molto soddisfatti della riuscita dell’evento il prof. Ubaldo Bonuccelli, Direttore Scientifico di ARNo, e il prof. Gianfranco Antognoli, Presidente di ARNo:Abbiamo voluto organizzare un evento benefico che unisse arte e scienza in un contesto spettacolare come quello de La Capannina di Franceschi. Ringraziamo le oltre duecento persone intervenute e speriamo di poter organizzare presto un altro evento”.

All’iniziativa dell’ARNo ha fattivamente collaborato il Comitato Archivio artistico-documentario Gierut che – grazie al suo presidente, Lodovico Gierut – ha curato un piccolo e prezioso catalogo con cui si ricorda la serata.

Per ringraziare simbolicamente tutti coloro che nutrono i sentimenti della solidarietà e dell’amicizia, durante l’evento è stato deciso di premiare “per la generosità da sempre dimostrata nel suo percorso anche professionale” il tenore Andrea Bocelliamico dell’Arte, amico di tutti”.

Ad Andrea Bocelli è andato un bronzo di Marta Gierut con alcune delle parole che la giovane creativa ebbe a scrivere qualche tempo prima della scomparsa avvenuta nel 2005: “Arte sorreggi la solitudine dell’Uomo e traccia comete nel cammino effimero”. Molto emozionato il tenore, che ha ringraziato ed espresso grande ammirazione per il grande lavoro svolto dall’associazione.

A fare da sfondo all’evento la straordinaria location della Capannina di Franceschi che con il suo staff ha contribuito in maniera significativa alla riuscita della serata.

La Capannina da sempre sposa iniziative di solidarietà nella figura della proprietà Gherardo e Carla Guidi, ed è fiera di essere stata a fianco di ARNo per sostenere la ricerca attraverso questa prestigiosa  e importante raccolta fondi. 

Gli artisti che hanno messo a disposizione le proprie opere:

Ernesto Altemura, Maurizio Baccili, Antonio Barberi, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Lino Benedetti, Pierfranco Benesperi, Rossana Biagi, Alberto Bongini, Luciano Bonuccelli, Ethel Bustamante, Giancarlo Cannas, Mauro Capitani, Angela Careggio, Gianni Carretti, Rita Casaroli, Anna Chromy, Girolamo Ciulla, Primo Conti, Ferdinando Coppola, Vittorio Cusatelli, Slava Denčič, Marco Dolfi, Gianni Dova, Alfredo Fabbri, Massimo Facheris, Luigi Falai, Silvana Franco, Gianpiero Frediani, Maria Gamundì, Gian Paolo Giovannetti, Paolo Giusti, Ugo Guidi, Amedeo Lanci, Paolo Lapi, Grazia Leoncini, Fausto Maria Liberatore, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Marco Manzella, Annamaria Maremmi, Roberto Mari, Liliana Marsili, Antonio Giovanni Mellone, Milena Moriani, Mara Moschini, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Bruna Nizzola, Eugenio Pardini, Pierluigi Paviola (Pigi), Simone Rossi, Gabriele Rovai, Marcello Scarselli, Leopoldo Stefani,  Ernesto Treccani, Giancarlo Vaccarezza, Gabriele Vicari. 

La Capannina di Forte dei Marmi tra arte e ricerca.

La discoteca dei Forte dei Marmi al centro del connubio tra arte e scienza.

Mancano poche ore a “L’Arte per la Ricerca”, il grande evento di beneficenza in favore della lotta contro l’alzheimer per cui l’associazione ARNo ha scelto la più bella tra tutte le location della Versilia:  La Capannina.

Aspettando il ritorno di Jerry Calà in Capannina e gli altri eventi del lungo weekend di Pasqua 2014.

Una notte-evento di cui tv e carta stampata parlano da più di una settimana. Una nobile causa che ha unito 60 opere, 50 artisti, una grande associazione e un grande locale, tutti insieme per aiutare la ricerca contro l’alzheimer.

arte capanninaSabato 12 aprile, La Capannina di Franceschi la mitica discoteca di Forte dei Marmi ospita Arte per la ricerca. Un’asta benefica che, durante la cena curata dallo chef David Romagnoli, mostrerà oltre 50 capolavori ad opera di oltre 60 artisti, che gli ospiti a cena potranno aggiudicarsi. Un’opportunità unica, assolutamente da no non perdere:

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Arte e Solidarietà

Parole di Lodovico Gierut, giornalista e critico d’arte.

Forse non sta a me dirlo, ma ogni tanto mi chiedo cosa accadrebbe – in tanti luoghi e per un’enormità di persone – se non esistesse la solidarietà, il  sincero e disinteressato aiuto diretto o indiretto per chi ha bisogno.

L’universo dell’Arte e della Cultura – al quale tanti appartengono in un modo o nell’altro – anche ora, in occasione di “ARNo. Arte per la Ricerca”, s’è attivato per un evento aggregativo in cui i cosiddetti creativi, e non solo loro, hanno donato disegni, litografie, dipinti ad olio e ad acrilico e a tecnica mista, fotografie e sculture con interessante varietà di temi.

Tutti gli Artisti si sono posti sullo stesso piano, fatto significativo in questi nostri tempi terribilmente invasi dall’apparire e dal voler emergere a tutti i costi, dando vita col proprio segno ad una concatenazione che nella diversificazione espressiva ci rende fiduciosi per il raggiungimento del fine auspicato.

Ogni opera dice di ciascuno, cioè della professionalità espressa con anni di intenso impegno.

Dalla realtà all’astrazione e viceversa, l’intero percorso racconta – in un certo senso – la ricerca di ogni protagonista, vale a dire un vero e proprio viaggio d’armonia e di forma che dal passato all’oggi si proietta nel futuro.

In fondo, cosa sono le opere d’arte, al di là delle gerarchie dei valori, se non una panoramica diversificata di un unico cammino?

Ciascuno ha saputo dare un significato al proprio lavoro con autonomi toni, modulazioni e accenti, sì che il progredire collettivo che unisce più esperienze si consolidi e vada continuamente oltre.

Questi artisti/ricercatori, cui va un ringraziamento e un plauso, aprono a un domani, facendoci riflettere – e perchè no? – sul significato della reciprocità del contributo.

Ognuno si dà agli altri e da altri riceve: un fatto e un’istanza da non ignorare.

Nell’insieme emerge un’interessante varietà di temi e di concetti espressivi, tanto che ogni protagonista fa capire al cosiddetto fruitore il proprio percorso.

Ogni opera possiede, infatti, un’intelaiatura sicuramente non separabile dal tutto: è facile notare l’unione tra il contenuto di pensiero e il soggetto portato poi a compimento.

Ognuno  degli artisti partecipanti ad ARNo. Artisti per la Ricerca, ha il suo linguaggio, puntualmente figurativo in Ernesto Altemura, Mauro Capitani, Gianni Carretti e Rita Casaroli, Anna Chromy, Primo Conti e Vittorio Cusatelli, Marco Dolfi, Alfredo Fabbri, Paolo Giusti e Riccardo Luchini che s’affidano ad un segno/colore raccontato nell’unitaria visione del reale, cui seguono – sempre di livello – le espressioni di Luigi Falai e di Gianpiero Frediani, Silvana Franco, Gian Paolo Giovannetti, Grazia Leoncini, Fausto Maria Liberatore, Eugenio Pardini, Simone Rossi, Gabriele Rovai, Leopoldo Stefani e Gabriele Vicari.

E’ però il simbolo a dare sempre una consistente veridicità al soggetto scelto, portandolo in gran parte sul piano naturalistico.

Eccoci ad Antonio Barberi, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Ethel Bustamante, Angela Careggio, Girolamo Ciulla, Slava Denčič, Maria Gamundì, Ugo Guidi, Paolo Lapi, Marco Manzella, Annamaria Maremmi, Liliana Marsili, Antonio Giovanni Mellone, Milena Moriani, Bruna Nizzola, Pierluigi Paviola (Pigi), Giancarlo Vaccarezza, Ernesto Treccani.

Nella continuazione della personalità ben evidenziata, non poteva mancare la scultura con Giancarlo Cannas, Massimo Facheris e Mara Moschini, mentre la fantasia  ha una logicità pure nella visione di Maurizio Baccili, Lino Benedetti, Pierfranco Benesperi, Rossana Biagi, Alberto Bongini, Ferdinando Coppola, Gianni Dova, Tito Mucci..

Emergono anche le istantanee fotografiche di Luciano Bonuccelli, Roberto MariGiacomo Mozzi, ma a questo punto – pur senza essere entrato nel merito dei singoli, che però ben conosco e apprezzo seguendone o avendone seguito l’iter di diversa dimensione – va detto che la validità di ciascuna immagine è positiva in quanto funzionale all’identificazione della forma col contenuto.

Il racconto (o tema prefisso e conseguito) è diventato, opera dopo opera, una cosa viva per nell’esperienza lavorativa e impegnativa che, dopo la ricerca, s’è evoluta nell’ultimo capitolo giungendo finalmente ad essere una vera conquista.

Artisti contro l’alzheimer a La Capannina

Asta benefica organizzata a La Capannina di Franceschi.

Sabato 12 Aprile “L’Arte per la Ricerca” Associazione ARNo @ discoteca La Capannina. Viale della Repubblica, 16 Forte dei Marmi.

L’ultimo appuntamento prima del grande weekend di Pasqua in Versilia.

L’evento di cui tutta la stampa sta parlando da giorni è sempre più vicino: 60 opere, 50 artisti, un unico scopo – aiutare la ricerca contro l’alzheimer.

arte capanninaUna causa nobile per una grande manifestazione che si terrà in un locale d’eccezione, La Capannina di Franceschi a Forte dei Marmi. Qui, durante la cena, con selezioni a menu fisso create dallo chef David Romagnoli, sarà possibile partecipar a un’asta benefica i cui ricavati andranno a finanziare l’associazione ARNo nella sua lotta contro l’alzheimer. Un evento da non perdere, da prenotare adesso:

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L’evento in Versilia di sabato 12 aprile raccontato da Ubaldo Bonuccelli, Direttore Scientifico ARNo.

I legami fra cervello ed arti figurative come disegno, pittura, scultura e fotografia – e in parte anche il cinema – sono innumerevoli. Migliaia di saggi e libri sono stati scritti e discussi su questo argomento e cito uno fra tanti il pittore russo Wassily Kandinsky (1866-1944), padre dell’astrattismo e pittore cerebrale per eccellenza: vedeva nell’arte astratta un “progresso nel campo della conoscenza della natura: si tratta di raggiungere, sotto la pelle della natura, la sua essenza, il suo contenuto” e aggiungeva “col tempo sarà dimostrato sicuramente che l’arte astratta non esclude il legame con la natura ma che, al contrario, questo legame è più grande e più intimo di quanto non sia stato negli ultimi tempi”.

Insomma, le arti figurative sono sempre il frutto di una ricerca in cui l’artista cerca di trasporre nella sua opera qualcosa che stimolando il cervello visivo susciti delle emozioni universali, persistenti e degne di memoria. Un’opera d’arte astratta o figurativa che sia, vicina o lontana dalla immagine naturale è tale se suscita nel maggior numero possibile di individui emozione e commozione, se parla direttamente al cervello, attraverso i suoi sensori – nel nostro caso occhi e tatto.

Allora l’artista è un ricercatore, sempre alla ricerca delle chiavi di accesso al cervello dei più, delle parole d’ordine per entrare in contatto con le emozioni e i ricordi di noi tutti. Insomma, studia il cervello anche lui per divertire, emozionare, smuovere le memorie sopite: è uno scienziato del cervello o come oggi si dice un neuroscienziato. La comunità riconosce questo valore, lo paga per questo – qualche volta anche molto – dai primordi della storia nei palazzi, nei luoghi di culto e nelle chiese, oggi nelle case, nei locali pubblici, nelle piazze, nelle rotonde ci  sono opere d’arte ormai a migliaia, parte integrante della nostra vita quotidiana, spesso guardate distrattamente; qualche volta però ci invitano a riflettere, a pensare, ci emozionano, ci ricordano il mistero che è in noi e fra noi.

Con queste affinità fra arte e cervello non stupisce la risposta pronta ed immediata che ha avuto l’appello dell’ARNo a tanti Artisti che operano in Versilia, a Pisa e non solo: le opere donate sono molte e tante altre sono state promesse e arriveranno per iniziative future per la raccolta fondi per la ricerca sulle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. L’epidemia silente che colpisce oggi in Italia quasi un milione di persone, il cui maggior fattore di rischio è l’età: se arrivi a 90 anni hai il 40-50% di probabilità di ammalarti di Alzheimer, è la peste del nostro secolo.

Si vive oggi molto di più di 100 anni fa, ma a che prezzo!

Se ti colpisce l’Alzheimer  vivi con il corpo ma la mente non c’è più; il cervello, quello che fa ognuno di noi stessi una persona irripetibile, non funziona più, non memorizza il nuovo e dimentica anche il passato: si finisce nei moderni lazzaretti che oggi chiamano RSA per continuare a dimenticare dimenticati, finché un virus o un batterio misericordioso non chiude il sipario in modo definitivo. Ma la vita come vita con gli altri, figli, famiglia, amici era già da tempo finita.

Dobbiamo vincere la guerra contro questa disonorevole malattia che aggredisce in silenzio, per anni lavora a far crollare la nostra mente, l’intelligenza, la memoria, la capacità di ipotizzare il futuro.

Servono risorse umane, giovani ricercatori, strumenti, farmaci nuovi, tante prove ed esperimenti: tutta la società deve rendersi conto di questo pericolo incombente ed universale.

Gli artisti che hanno contribuito a questa manifestazione, quelli che lo faranno in futuro, sono gli alfieri dell’impegno su questi temi urgenti e concreti: pensate che le cure esistenti sono in pratica irrilevanti ma che oggi a Pisa ed in altri centri in Italia e nel mondo ci sono in sperimentazione nuovi farmaci che rimuovono dal cervello dei pazienti la proteina amiloide, che al momento sembra la causa della malattia. L’Ospedale non assume, l’Università nemmeno, ritmi di lavoro esagerati non consentono di portare avanti questi studi sperimentali ai medici in forza alla Neurologia: allora abbiamo pensato a questa iniziativa, con il cui ricavato daremo lavoro ad un giovane neurologo per un anno, concluderemo gli studi e fra un anno sapremo se questi farmaci funzionano.

Se così non fosse passeremo ad altre sostanze. Provando e riprovando troveremo la strada, ovviamente non solo noi a Pisa, ma in tutta Italia e nel mondo.

Ce la faremo.

Asta d’arte contemporanea a La Capannina di Franceschi

Per beneficenza La Capannina di Franceschi ospita l’asta benefica della fondazione Arno.

Sabato 12 aprile saranno battute oltre 60 opere dei più grandi artisti del panorama contemporaneo.

Dopo la serata dedicata al grande cinema, dopo il successo de La Capannina Fashion Show, La Capannina di Franceschi celebra il suo 85° anniversario attraverso l’arte, ospitando l’evento benefico della fondazione ARNo (Associazione per la Ricerca Neurologica).

ARNo. Arte per la ricerca contro l’Alzheimer.

Durante la cena, sarà possibile aggiudicarsi opere donate all’associazione da alcuni dei più grandi interpreti dell’arte contemporanea. Disegni, litografie, dipinti a olio e ad acrilico e a tecnica mista, fotografie e sculture con interessante varietà di temi, il cui ricavato sarà devoluto a sostegno della ricerca sull’Alzheimer.

Un occasione da non perdere per chi ama l’arte ed ha cuore un tema così importante. Un appuntamento da prenotare adesso attraverso i contatti che questo sito mette a disposizione.

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Aggiudicati le opere dei più grandi artisti contemporanei.

Ernesto Altemura, Maurizio Baccili, Antonio Barberi, Giuseppe Bartolozzi e Clara Tesi, Lino Benedetti, Pierfranco Benesperi, Rossana Biagi, Alberto Bongini, Luciano Bonuccelli, Ethel Bustamante, Giancarlo Cannas, Mauro Capitani, Angela Careggio, Gianni Carretti, Rita Casaroli, Anna Chromy, Girolamo Ciulla, Primo Conti, Ferdinando Coppola, Vittorio Cusatelli, Slava Denčič, Marco Dolfi, Gianni Dova, Alfredo Fabbri, Massimo Facheris, Luigi Falai, Silvana Franco, Gianpiero Frediani, Maria Gamundì, Gian Paolo Giovannetti, Paolo Giusti, Ugo Guidi, Amedeo Lanci, Paolo Lapi, Grazia Leoncini, Fausto Maria Liberatore, Riccardo Luchini, Renzo Maggi, Marco Manzella, Annamaria Maremmi, Roberto Mari, Liliana Marsili, Antonio Giovanni Mellone, Milena Moriani, Mara Moschini, Giacomo Mozzi, Tito Mucci, Bruna Nizzola, Eugenio Pardini, Pierluigi Paviola (Pigi), Simone Rossi, Gabriele Rovai, Marcello Scarselli, Leopoldo Stefani,  Ernesto Treccani, Giancarlo Vaccarezza, Gabriele Vicari, sono i nomi dei tantissimi artisti che hanno donato le opere che andranno all’asta Sabato 12 Aprile a La Capannina di Franceschi, in una cena assolutamente da non perdere.

Lodovico Gierut, famoso critico d’arte, direttore della Leonardesca, presidente e fondatore dell’omonimo Comitato Archivio artistico-documentario, presenterà le opere selezionate appositamente per l’asta, conducendo gli ospiti in un viaggio tra arte e cultura che li trasporterà attraverso tele di celebri artisti“Ogni opera dice di ciascuno, cioè della professionalità espressa con anni di intenso impegno. Dalla realtà all’astrazione e viceversa, l’intero percorso racconta – in un certo senso – la ricerca di ogni protagonista, vale a dire un vero e proprio viaggio d’armonia e di forma che dal passato all’oggi si proietta nel futuro. Ciascuno ha saputo dare un significato al proprio lavoro con autonomi toni, modulazioni e accenti, sì che il progredire collettivo che unisce più esperienze si consolidi e vada continuamente oltre. Questi artisti/ricercatori, cui va un ringraziamento e un plauso, aprono a un domani, facendoci riflettere sul significato della reciprocità del contributo. Ognuno si dà agli altri e da altri riceve: un fatto e un’istanza da non ignorare”.

arno la capannina

La Capannina di Franceschi da sempre sposa iniziative di solidarietà e beneficienza nella figura della proprietà Gherardo e Carla Guidi, ed è fiera di essere a fianco di ARNo per sostenere la ricerca attraverso questa prestigiosa e importante raccolta fondi.

Associazione ARNo contro L’Alzheimer.

Sin dalla sua fondazione, nel 1986, l’Associazione per la Ricerca Neurologica ARNo si contraddistingue, infatti, per la promozione, lo sviluppo e il progresso degli studi e della ricerca biomedica e sanitaria, in particolare per quanto attiene l’ambito della neurologia clinica. “Abbiamo voluto organizzare un evento benefico che unisca arte e scienza in un contesto spettacolare come La Capannina perché le neuroscienze e l’arte rappresentano due importanti prospettive della mente” spiega il prof. Gianfranco Antognoli, Presidente di ARNo.

L’Alzheimer è la forma di demenza più comune. Secondo i dati emersi nel 2013 dall’International Alzheimer’s Disease Physicians Survey, ogni 10 minuti un italiano è colpito dalla malattia, per un totale a oggi di 7-800 mila casi. Numeri questi destinati a raddoppiare nel 2020 e a triplicarsi entro il 2050. Si stima che saranno oltre 3 milioni le persone che necessiteranno di cure e assistenza solo nei prossimi tre anni. L’Alzheimer è una demenza degenerativa invalidante che incide radicalmente sulla qualità di vita dei pazienti e dei loro familiari e la cui causa e progressione non sono ancora compresi nella loro interezza. Mancano test diagnostici e le terapie farmacologiche attualmente disponibili hanno efficacia sintomatica sottolinea il prof. Ubaldo Bonuccelli, Direttore Scientifico di ARNo che aggiunge: “L’intero ricavato della serata sarà destinato a finanziare un assegno di ricerca per un giovane neurologo che seguirà gli studi clinici dei nuovi farmaci per l’Alzheimer che agiscono rimuovendo dal cervello le proteine anomale che si accumulano nella malattia. Questi nuovi farmaci sono in fase sperimentale – conclude –  ma potrebbero cambiare radicalmente gli scenari. Quindi è importante testarli sul maggior numero di pazienti in modo da avere entro 1-2 anni delle risposte certe sulla loro efficacia”. Studi in merito si stanno già conducendo a Pisa e in altri centri in Italia e all’estero ma richiedono notevoli energie e risorse umane, oltre alla collaborazione di pazienti e familiari.

Informazioni e prenotazioni a La Capannina di Franceschi.

Per partecipare alla serata, assicurandoti il massimo dei vantaggi, gli stessi che La Capannina di Forte dei Marmi riserva ai suoi migliori ospiti: