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Buon copywriting

L’importanza del buon copywriting.

Come si ottiene il buon copywriting e qual è la sua importanza? Per scoprirlo potremmo chiedere a Carlotta ACME, traduttore italiano inglese e inglese italiano, che di copywriter ne ha conosciuti tanti nella sua carriera. Oppure potremmo chiederlo a Luca Bartoli, copywriter professionista. E se volessimo potremmo chiederlo a Kenneth Roman, ex CEO dell’agenzia Ogilvy & Mather che sostiene “I testi scritti male rallentano; quelli scritti bene spingono.” E se lo dice lui, ci crediamo.

Il buon copywriting è essenziale per rendere le attività di marketing redditizie o una perdita di tempo. Purtroppo, questo principio viene spesso dimenticato. Ma perché il copywriting è così importante? Vediamo alcuni motivi.

Il buon copywriting aiuta a vendere

Il lavoro di un copywriter è aiutare le vendite. Che si tratti di convincere i clienti ad acquistare i prodotti o servizi di un’azienda o di sceglierla fra i concorrenti, avere contenuti ben scritti è fondamentale.

Per fare ciò, il buon copywriter si premurerà prima di tutto di capire bene di che attività di tratta, a che tipo di pubblico si rivolge, qual è il messaggio da veicolare e cosa fa scattare la vendita. Il copywriting non consiste nell’utilizzare paroloni difficili o partire per voli pindarici letterari: deve essere chiaro, attirare l’interesse del target e stimolarli all’azione.

Il buon copywriting facilita la vita

Un modo infallibile di irritare i clienti è avere un sito web innavigabile. Tutti prima o poi siamo capitati su un sito da cui è impossibile capire cosa fa l’azienda, cosa vende e cosa diavolo bisogna fare per chiedere informazioni o fare un acquisto.

In questo caso il buon copywriting va a braccetto con il buon web design per offrire agli utenti un’esperienza facile e piacevole (il cosiddetto UX). Il copy ben scritto è breve, conciso, facile da seguire e contiene sottotitoli ed elenchi puntati per facilitare la lettura e guidare l’utente. Questo non vale solo per i siti web: brochure, comunicati stampa, perfino brevi testi su confezioni o affissioni, tutto deve concorrere a facilitare la vita dei clienti – il che naturalmente fa aumentare le vendite.

Il buon copywriting è la base del buon SEO

Ci siamo arrivati: il SEO. Quella divinità imperscrutabile che ti innalza alle vette dei primi risultati di Google o ti condanna all’oblio della cinquantesima pagina.

Sfogliando il web è possibile trovare molte diverse strategie SEO, ma tutte concordano nell’affermare che è indispensabile avere testi scritti bene. È impostante tenere presente che:

  • La struttura di un contenuto migliora il posizionamento relativo alle parole chiave selezionate. Bisogna quindi fare attenzione a titoli, sottotitoli, paragrafi e densità delle parole chiave nel testo.
  • Google ama i testi che hanno la giusta lunghezza – né troppo lunghi, né troppo corti.
  • I testi originali sono testi di qualità e a Google piacciono molto. Riutilizzare i testi di qualcun altro non è moralmente – e legalmente – accettabile ed è pericoloso ai fini del posizionamento nelle pagine dei risultati. Produrre i propri testi originali (o, ancora meglio, affidarsi a un professionista) vi guadagnerà la benevolenza di Google.

Il buon copywriting viene condiviso

Quando gli utenti apprezzano quello che leggono sono più propensi a condividerlo, creando i famosi e desiderati backlink – che a loro volta aiutano molto il SEO. Senza contare che quel contenuto verrà letto da molte più persone. Più volte un testo o un contenuto viene condiviso, più pubblicizzerà il prodotto o servizio e farà crescere il bacino dei clienti. Insomma, una campagna marketing gratuita.

Two lingue is megl che uan

Ok, abbiamo capito, presentarci ai clienti con testi ben scritti è fondamentale. Ma ricordiamoci che “è un modo globalizzato” e non c’è solo l’italiano. Avere contenuti in più lingue non solo crea un’immagine professionale, li rende anche fruibili su altri mercati e allarga il bacino clienti. Dovendo fare una scelta, optiamo per l’inglese. Quasi 2 miliardi di persone lo parlano, sia come lingua madre che seconda lingua, ed è l’idioma più studiato al mondo. Attenzione però: è fondamentale che i testi siano tradotti come si deve, altrimenti non spingeranno le vendite, le ostacoleranno. Il principio è lo stesso del buon copywriting: perché fidarsi di un’azienda che non si cura di avere testi tradotti bene (idealmente, non devono neanche sembrare tradotti: dovrebbero scorrere così bene da sembrare scritti direttamente in lingua)? Anche in questo caso, la soluzione ideale è affidarsi a un traduttore professionista, magari qualcuno con esperienza nel marketing, che comprenda quindi che ogni prodotto/servizio e target richiede uno stile diverso.

Riassumendo, il copywriting, se fatto bene, può dare una grossa mano a qualsiasi azienda o attività perché piace sia all’onnipotente Google che ai nostri preziosi clienti. Inoltre, una volta investiti tempo e denaro nella produzione di testi di qualità, è importante non rovinare tutto con traduzioni raffazzonate.  La soluzione migliore è affidarsi a professionisti esperti, come l’accoppiata vincente Luca Bartoli, copywriter e seo copywriter, e Carlotta Galliena, traduttore madrelingua inglese che garantisce testi e traduzioni di qualità impeccabile.

Per saperne di più su buon copywriting e traduzioni.

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