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Concerto Ligabue Tribute Band Pisa

La musica di Ligabue contagia Pisa.

I grandi live a Pisa sono firmati Reverse Sound Cafè.

Ligabue Tribute Band al Reverse.

Concerto Tributo a Ligabue al Reverse Pisa, dalle 20.00 alle 23.30 prima del consueto appuntamento con le feste dell’Università di Pisa.

A seguire festa con i deejay resident Andy Lopez e Fabio Magno, la special guest deejay Sisters Cap e il vocalist Simone Guerrini.

Doppio appuntamento per un grande Venerdì Pisa.

Informazioni e prenotazioni disponibili per questa e le altre serate Reverse Pisa:  ☎ 347.477.477.2

La grande musica dal vivo a Pisa vive al Reverse Sound Café. Vivi questo concerto e tutti i migliori eventi a Pisa con questo sito che ti permette di non perderti tutti i prossimi eventi nella tua città.

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Tributo a Ligabue a Pisa.

  • Ore 20:00 Open Doors  Possibilità di cenare al #Groove con il menù #americano hamburger, cheesburger, chicken nuggets, anelli di cipolla fritti, patatine fritte e #taglieri
  • Ore 21:30 Inizio concerto dei Mondovisione – Ligabue Tribute Band
  • Ore 23:30 A seguire si balla con i nostri deejay Reverse

I Mondovisione suonano Ligabue.

I Mondovisione nascono con l’intento di ripercorrere con i loro pezzi tutta la carriera del mitico Luciano Ligabue.

Spaziando dagli esordi del rocker correggese, arrivando fino all’ultimo album Mondovisione.

Durante un concerto dei Mondovisione si potrà ripercorrere un “viaggio” musicale di più di due ore sulle orme del più conosciuto rocker italiano. I Mondovisione sono: Antonio Lepera alla voce e chitarra, Daniele Mammi alla chitarra e ai cori, Marco Brunelli alla chitarra e ai cori, Raphael Castoldi al basso ed Emiliano Cervi alla batteria.

Luciano Ligabue.

Luciano Riccardo Ligabue, conosciuto semplicemente come Ligabue o Liga (Correggio, 13 marzo 1960), è un cantautore, musicista, scrittore, sceneggiatore e regista italiano.

È uno tra gli artisti italiani di maggior successo ed ha ricevuto due Targhe Tenco, un Premio Tenco e un Premio Le parole della musica. Ha detenuto inoltre il record europeo di spettatori paganti per un concerto di un singolo artista, superato nel 2017 da Vasco Rossi.[2]

Ha vinto negli oltre venticinque anni di carriera più di sessanta premi per ciò che concerne la sua attività musicale, cinque premi per quanto riguarda l’attività di scrittore e infine dieci onorificenze per la sua attività cinematografica.

Gli esordi di Ligabue ripercorsi dai Mondovisione.

Nipote di Marcello Ligabue, eroe della Resistenza, emiliano[4], dopo aver conseguito il diploma di ragioneria svolge i lavori più disparati, tra cui quello del bracciante agricolo e dell’operaio metalmeccanico, quindi ragioniere, conduttore radiofonico, commerciante, promoter, calciatore (nelle serie inferiori) e consigliere comunale del PCI[5] (come indipendente); nel 1978 scrive il suo primo singolo, Cento lampioni, e nel 1986 fonda insieme ad alcuni amici il gruppo musicale amatoriale Orazero, che prende il nome da un suo brano e con il quale dal 1987 partecipa a diversi concorsi provinciali e nazionali con brani originali come Sogni di rock’n’rollAnime in plexiglassSarà un bel souvenirBar Mario e Figlio d’un cane.

La prima traccia “ufficiale” di Ligabue risale al 1988, anno di incisione, insieme agli Orazero, di Anime in plexiglass/Bar Mario. Il singolo vede la luce in seguito alla vittoria in un concorso musicale provinciale, per gruppi con base nella provincia di Reggio Emilia dal nome “Terremoto Rock”[6]. Uno dei primi singoli stampati porta il nome di Eroi di latta, che in fase di produzione del primo album, Ligabue, verrà trasformato in Balliamo sul mondo.

Viene scoperto da Pierangelo Bertoli, che include il suo brano Sogni di rock’n’roll in un suo album, Tra me e me, nel 1988 e l’anno successivo Figlio d’un cane nell’album Sedia elettrica e, sempre nel 1989, lo propone al suo produttore Angelo Carrara per incidere un disco, Ligabue, che uscirà nel maggio 1990 e che originariamente era intitolato “…e non è obbligatorio essere eroi”[7]. Per realizzare il suo primo album Ligabue si avvale della collaborazione del suo nuovo gruppo, i Clan Destino, che cureranno insieme a lui gli arrangiamenti dei brani e che saranno al suo fianco nei concerti e nei successivi lavori in studio di registrazione. Nello stesso anno il cantante partecipa al Festivalbar 1990 col pezzo Balliamo sul mondo, ricevendo il Disco verde, premio destinato al migliore cantante emergente della kermesse.

Ligabue nel 1991 in concerto a Venezia

È del settembre 1991 l’uscita del secondo disco, Lambrusco coltelli rose & pop corn, che ripete il successo dell’album d’esordio, trainato da singoli come Libera nos a malo e Urlando contro il cielo. Il 4 gennaio 1991, in Municipio a Correggio, si è intanto sposato con Donatella Messori,[8] conosciuta a ragioneria, dalla quale nel 1998 avrà un figlio, Lorenzo Lenny. [9]

Nel luglio del 1992 si esibisce per la prima volta al Montreux Jazz Festival. Nello stesso anno comincia la sua collaborazione con il Club Tenco per il quale partecipa ad alcune pubblicazioni e incide il brano Variazioni su temi tzigani in omaggio al poeta e cantautore russo Vladimir Semënovič Vysockij. Allo stesso periodo risale anche la sua prima apparizione come produttore, più precisamente nella traccia Male non farà dell’album Storie per vivere degli emergenti Timoria; gli stessi Timoria seguiranno ed apriranno i concerti di Luciano per tutto l’anno.

La crisi di Ligabue

Il terzo album, Sopravvissuti e sopravviventi, esce nel 1993 e viene registrato ancora assieme ai Clan Destino. Questo album, con una qualità della registrazione più elevata dei precedenti, vuole consacrare definitivamente l’artista. Il disco, però, non viene apprezzato come i precedenti, soprattutto dalle radio, per le quali verrà estratto solo il singolo Ho messo via. Anche in ragione dei temi, più intimisti e oscuri, le vendite ne risentono. Successivamente rivalutato dai fan, appena pubblicato, causa all’autore un periodo critico, dopo il quale il rocker reggiano rompe con produttore e band.

Nel 1994 pubblica A che ora è la fine del mondo?, il suo quarto album, che contiene 8 pezzi che Ligabue definisce “schegge sparse”. La traccia d’apertura è una cover di It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine) dei R.E.M., che diventa A che ora è la fine del mondo? con un testo che evoca il ruolo assunto dalla televisione nella vita delle persone prendendo spunto dalla vittoria elettorale dell’allora presidente della Fininvest, Silvio Berlusconi. Le altre canzoni sono vecchie B-sides, le due versioni di Gringo (’91 e ’94), L’han detto anche gli Stones, cantata con gli allora semisconosciuti Negrita, e la ballata Male non farà scritta da lui ma già incisa dai Timoria; vi è poi Fuoritempo, anche questa scritta da lui stesso ma già incisa dai Rats, e una versione live di Urlando contro il cielo. In questo album è presente inoltre Cerca nel cuore, scritta a 4 mani con l’allora tastierista dei Clan Destino Gianfranco Fornaciari.

Nello stesso anno, insieme a Valerio Soave, fonda l’etichetta Mescal, che diverrà poi tra le più attive nel panorama rock italiano, producendo i primi brani di La Crus, Massimo Volume, Modena City Ramblers e Stefano Belluzzi…

La storia di Ligabue continua… Scoprila questo Venerdì a Pisa.

Prenota ora al ☎ 347.477.477.2