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Discoteca Viareggio: Maki Maki

L’unica discoteca Viareggio ti aspetta da Venerdì 7 Aprile.

Nuovo Maki Maki, ora in Viale Europa, 7 sulla Darsena di Viareggio.

Venerdì 7 e Sabato 8 Aprile, weekend di inaugurazione della nuova discoteca a Viareggio.

Erano anni che mancava una discoteca Viareggio e dato che nessun locale della Darsena aveva i permessi, per ballare era necessario spostarsi nella vicina Versilia – da Lido di Camaiore a Forte dei Marmi. Per fortuna, le cosa sono cambiate e ora anche Viareggio ha la sua discoteca.

Per informazioni e prenotazioni, per organizzare la tua serata in discoteca a Viareggio, per preventivi e non solo:

maki maki discoteca viareggio

Il Maki Maki si sposta e diventa l’unica discoteca Viareggio.

Forti della loro esperienza con il “primo” Maki MakiEdoardo Berti ed Emiliano Cerri – coadiuvati da Alessandro Mustang e ora partner di DiscotecheVersilia.it – spostano la loro struttura in Viale Europa 7 (all’inizio della Darsena).

In una location unica, con grandi spazi interni ed esterni incantevoli, gli ingredienti delle serate non vedono l’ora di essere mixati insieme:

  • ristorazione d’alto livello con superlativi menu a prezzo fisso;
  • servizio eccellente, cortese e attento alle esigenze del cliente;
  • musica con il deejay set assoluto delle serate, ricorrenti eventi settimanali, ben distinti a livello di genere e stile;

Un mix semplice e potente che fa della discoteca Viareggio la punta di diamante della Darsena, il punto di riferimento per chi vuol vivere una serata ad alto tasso di divertimento in zona. E, a proposito di punte di diamante, non perderti la terrazza vista mare del nuovo Maki Maki e il panorama mozzafiato che offre, cornice perfetta per l’aperitivo in Darsena.

Discoteca Viareggio.

Ingresso libero con doppia selezione, cene e tavoli su prenotazione.

Maki Maki prezzi.

  • Menù Degustazione BLACK • 30€ di Mare: Tris Antipasti di Mare • Primo • Secondo • Acqua • *Vino a escluso (bottiglia a partire da €10)
  • Menù Degustazione BLACK • 30€ di Terra: Gran Tagliere MAKI • Primo • Grigliata di Carne • Acqua • *Vino a escluso (bottiglia a partire da €10)
  • Menù Degustazione WHITE • 25€ di Mare: • Tris Antipasti di Mare • 2 Primi • Acqua • *Vino a escluso (bottiglia a partire da €10)
  • Menù Degustazione WHITE • 25€ di Terra: • Gran Tagliere MAKI • 2 Primi • Acqua • Vino a escluso (bottiglia a partire da €10)
  • Buffet Privato Blu a 20€ (minimo 8 persone): Gran Tagliere di Affettati Misti – Crostini – Torte di Verdure – Antipasti Vari – Primo caldo di Mare/Terra – Acqua – Vino Bianco/Rosso compresi (1 bottiglia ogni 4)

Bottiglie al tavolo in discoteca a Viareggio:

  • 350€ Dom Perignon
  • 180€ Vodka Grey Goose & Belvedere
  • 150€ Super Alcolico Below 42 – Absolut –
    Veuve Clicquot e Moet Chandon
    90€ Ferrari & Berlucchi
  • 60€ Spumante (dolce/secco)

Bottiglie magnum discoteca Viareggio

  • 1400€ Grey Goose 6 L
  • 800€ Grey Goose 3 L.
  • 450€ Smirnoff Red 3 L.
  • 350€ Grey Goose 1,5 L.
  • 350€ Russian Standard 3 L.
  • 120€ Spumante Magnum

Programma Maki Maki, discoteca Viareggio.

A pieno regime il Maki Maki Viareggio offrirà 3 serate:

  • Sabato commerciale;
  • Venerdì 80/90;
  • Giovedì Supalova;
Ma già nel weekend d’inaugurazione si preannunciano scintille:
discoteca viareggio maki maki
  • Selezione musicale a cura di Franco Baldaccini e Nando Galli dall’Estòril;
  • Vocalist Daniel Burrani e Ale Mora dall’Estòril;
  • Sax performance: Luca Signorini;

Franco Baldaccini deejay nell’unica discoteca a Viareggio.

franco baldaccini dj discoteca viareggio

Franco Baldaccini inizia per gioco la sua carriera nel 1980 e da allora non si e’ piu’ fermato.Nel suo girovagare di questi anni ha lavorato anche nei seguenti locali:MECCANO fi,FARUK lu,VOGUE lu,BAIA IMPERIALE ps,PIANETA lu,CANNICCIA lu,PENELOPE/INSOMNIA pi,BOCCACCIO pi,PEPILA pi,CHIUCHEBA li,LE GROTTE bo,CLUB DEI 99 ps,CHALET al,MASIPARERO mo,BLACK BULL bo,Y fi,SEVEN ELEVEN fi,PAPPAFICO pi,CARMILLA pi,NOCTURNAL BEAT after itinerante,ALEXANDER pi,DIVINA pi,CASINA ROSSA lu,MIDHO lu,MILLELUCI fr,NABILIA lu,MAKIA lu,FRAU torre del lago LU Il Lanternino Pievepelgo MO,Mora Mora Lu,,Maki Maki (nuova discoteca Viareggio) Lu,Beach Club Ms,New Bridge Sp,Caffe’ Bistrot Sp,ha collaborato col programma radiofonico DANGEROUS NETWORK prima su M2O e dopo su RADIO ITALIA NETWORK,e’ anche un produttore discografico per alcune etichette,nonche’ collaboratore con alcune riviste specializate del settore nightlife.

Nando Galli dj al Maki Maki.

nando galli dj discoteca a viareggio

Comincia la sua carriera nel 1983 nei Club più prestigiosi Genovesi tra cui l’allora famosissimo XENOS DISCO,fino ad arrivare nel 1987 all’OPERA’la prima vera location a Genova che proponeva serate House Music.
Nel 1989 la svolta:INSOMNIA DI PONSACCO PISA dove vi rimane resident per lungo tempo.Da quel momento e’ un susseguirsi di Clubs nazionali ed oltre frontiera dove si presta sia come Guest che come Resident.Vanta anche moltissime collaborazioni con i piu’ prestigiosi After Hours Nazionali.
Il suo carattere solare lo porta ad essere un vero trascinatore della consolle,si distingue per la sua tecnica, e soprattutto per il rapporto esplosivo che riesce ad instaurare con il suo pubblico.Nelle sue serate pur seguendo tutte le varie evoluzioni della House Music non manca mai la “chicca” Disco che lo contraddistingue rievocando cosi la musica con cui è nato.
Attualmente sta lavorando in un progetto musicale con mimmo roselli e alberto sbardellati alba the voice. Il weekend 7/8 aprile ti aspetta nella discoteca Viareggio.

Ale Mora voice al Maki Maki Viareggio.

ale mora voice discoteca viareggio

Alessio Morando in “arte” Ale Mora nasce a Genova nel 1978.
Amante della musica e della recitazione inizia la sua formazione nel “Piccolo teatro di Campopisano” diretto da Mimmo Chianese a Genova, dove coltiva una nuova passione per tutto quello che è “intrattenimento”.
Nel 2001 inizia una nuova avventura come animatore turistico. Prima sulle navi da crociera delle compagnie MSC e Costa Crociere e in seguito nei villaggi turistici, dove ha modo di migliorare le sue capacità microfoniche e di intrattenimento, avendo la possibilità di relazionarsi ogni settimana con un pubblico differente.
Dal 2005 al 2010 fa parte della Compagnia Teatrale Mario Baistrocchi di Genova, la storica compagnia goliardica che ha dato alla luce personaggi come Paolo Villaggio, Enzo Tortora, Maurizio Crozza e molti altri artisti genovesi.
Contemporaneamente sempre, nel 2005, comincia la sua attività di speaker, che ad oggi conta collaborazioni con importanti nomi come Radio R101, Gazzetta dello Sport, Banca Generali e molti altri.
Dal 2013 è Vocalist resident della discoteca Estoril Club di Genova.
Ha lavorato anche in altre importanti discoteche in Liguria ( Covo di Nord Est, Covino e Sol Levante) ed è stato ospite in locali del Piemonte e della Toscana.
E’ anche chitarrista e cantante, allievo della famosa Vocal Coach Danila Satragno.
Attualmente è allievo dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano per il corso di Special Makeup.

Estòril Genova, la discoteca partner del Maki Maki discoteca Viareggio.

da Mentelocale

L’Estoril Club in corso Italia è un locale storico della città di Genova: pizzeria, ristorante, lounge bar, discoteca, stabilimento balneare e campo da calcetto. Il ristorante propone piatti di qualità tra i quali spiccano le specialità di pesce, sempre freschissimo, lavorato con fantasia e creatività. Spazio anche alla carne, con pietanze a base di filetto irlandese e scamone argentino. E tra le pizze, oltre a quelle tradizionali, ci sono quelle con la farina di kamut e quelle senza glutine. Oltre al servizio di ristorante l’Estoril offre anche un elegante lounge bar, dove poter sorseggiare squisiti aperitivi e una strepitosa terrazza direttamente sulla spiaggia. Restano un appuntamento fisso, per gli amanti della notte e del dancefloor, le formule che hanno decretato il successo del locale: tra serate di tango, dance latina, musica live e discoteca. A due passi dal mare, davanti a tramonti spettacolari che accompagnano gli appassionati del mondo dei club verso la notte, l’Estoril accoglie i propri clienti in ambienti eleganti, raffinati, dai colori chiari e luminosi, che si accendono di nuove sfumature durante le serate in discoteca.

Autunno in Versilia

Autunno 2014: La Capannina è protagonista della Versilia.

Sebbene l’Estate sia finita da tempo – per quanto il meteo si mantenga gradevole a Forte dei Marmi, Viareggio, Pietrasanta e Lido di Camaiorealla Capannina la stagione delle grandi feste, delle serate da non perdere e degli appuntamenti top continua

E così la discoteca di Forte dei Marmi è pronta a offrirti il massimo del divertimento e a scaldare il tuo Autunno sulla costa. Gli ingredienti sono sempre gli stessi eppure ogni volta il loro mix da vita a qualcosa di unico e speciale. Grande musica, prima di tutto, che in Capannina va in scena in tutte le sue forme: deejay set, dal vivo con esibizioni live e piano bar nel privé dedicato. Ristorazione con lo staff di David Romagnoli pronto a dar vita a invitanti menu di mare o terra che rappresentano il miglior modo d’iniziare la tua serata in Versilia. Disponibili anche buffet, naturalmente tutto su prenotazione. L’eleganza, lo stile, la classe… tutto ciò che fa della Capannina la discoteca per eccellenza e che lega a sé da ormai 85 anni il pubblico più esteso e fedele che un locale italiano abbia mai conosciuto. E poi, in Capannina il servizio è superiore per definizione e non manca mai quel qualcosa in più che solo un locale con una lunga storia può offrirti.
Una Capannina e mille motivi per sceglierla.

Vivi la notte tra Forte dei Marmi, Viareggio, Pietrasanta e Lido di Camaiore con il massimo dei vantaggi.

Godi del miglior servizio e dei privilegi che la discoteca storica della Versilia riserva ai suoi migliori ospiti. E’ semplicissimo, ti basta riservare un tavolo o una cena e le porte de La Capannina si apriranno a te, riservandoti un trattamento degno di un vip.

  • entrata dedicata, senza fila;
  • nessuna attesa all’ingresso;
  • possibilità – se lo desideri – di cenare nel ristorantecon i menu alla carta o a prezzo fisso (di mare o terra) creati dallo chef David Romagnoli;
  • possibilità di riservare un tavolo nelle varie aree del locale (bordopista, pista, privé rialzato frontepalco, terrazzino, suite ristorante, gioco, saletta o piano bar);
  • possibilità di pacchetti e formule all-inclusive dedicate, sia in Capannina sia in strutture convenzionate: hotel in zona, centri benessere, ecc
  • garanzia dell’ingresso, anche nel caso La Capannina registri il TUTTO ESAURITO;
  • miglior rapporto Qualità del Servizio/Prezzo (paragonandolo alla formula senza prenotazione);

Per assicurarti tutti questi vantaggi:

  • chiama ora il 347.477.477.2 risponde Luca, anche via SMS e WhatsApp;
  • scrivi a info@discotecheversilia.it per assistenza via email (indica un numero di cellulare, se desideri prenotare)

In più grazie a questi contatti godi di un servizio esclusivo, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, col valore aggiunto di un punto di riferimento unico (Luca) per richiesta prezzi, scelta della soluzione migliore per te e per chi verrà con te, prenotazione, assistenza pre, durante e post evento.

Un servizio che, oltre ad aver registrato le migliori Recensioni Capannina, ha già conquistato oltre 30.000 “Mi piace” solo su Facebook e tantissimi follower su Twitter.

Prossimi appuntamenti “Autunno in Capannina!

prenota capannina

Sabato 25 Ottobre con “Autum in Capannina”  e Venerdì 31 Ottobre con la notte di Halloween, sono questi i prossimi imperdibili appuntamenti dell’Autunno firmato La Capannina di Franceschi.

Cosa aspetti? Prenota ora la tua serata in Versilia.

telefono discoteche versilia

Concorso di tatuaggi alla Bussola.

La discoteca Bussola presenta il Tattoo Contest 2013

Sabato 3 Agosto in discoteca a Marina di Pietrasanta a confine con Lido di Camaiore, esattamente a metà strada tra Forte dei Marmi e Viareggio.

I tatuati e i tatuatori della Versilia, della Toscana e d’Italia si sfidano nel locale simbolo dell’estate 2013.
In palio 500 euro al vincitore e tatuaggi del valore di 400 e 100 euro per il secondo e terzo classificato.

Per iscrizioni e informazioni sul Tattoo Contest, scrivi a info@discotecheversilia.it 
indica un cellulare se vuoi ricevere una risposta tempestiva.

tatuaggi bussola

 

Fai gareggiare il tuo tatuaggio e vinci!
E se sei un tatuatore, questa è l’occasione che fa per te per promuovere la tua attività e farti conoscere da migliaia di ragazzi e ragazze che frequentano la Versilia, tutto l’anno.

Tatuaggio

da wikipedia l’enciclopedia libera

Il tatuaggio (dal samoano tatau) è sia una tecnica di decorazione (più spesso di pittura) corporale dell’uomo, sia la decorazione prodotta con tale tecnica. Tradizionalmente la decorazione è destinata a durare per molto tempo, ma in tempi recenti sono state inventate tecniche per realizzare tatuaggi temporanei.

Nella sua forma più diffusa, la tecnica consiste nell’incidere la pelle ritardandone la cicatrizzazione con sostanze particolari (più precisamente è chiamata scarificazione) o nell’eseguire punture con l’introduzione di sostanze coloranti nelle ferite.

Origini del tatuaggio

Guerrieri Timucua tatuati nella Florida del 1562.

Tatuaggio sul volto di un maori, fotografia fine secolo XIX

Il tatuaggio è stato impiegato presso moltissime culture, sia antiche che contemporanee, accompagnando l’uomo per gran parte della sua esistenza; a seconda degli ambiti in cui esso è radicato, ha potuto rappresentare sia una sorta di carta d’identità dell’individuo, che un rito di passaggio, ad esempio, all’età adulta.

Tatuaggi terapeutici sono stati ritrovati sulla Mummia del Similaun (ca. 3300 a.C.) ritrovata nel 1991 sulle Alpi italiane, altro ritrovamento con tatuaggi anche piuttosto complessi è quello dell'”uomo di Pazyryk” nell’Asia centrale con complicati tatuaggi rappresentanti animali o quello della principessa di Ukokdatabile intorno al 500 a.C. che rappresenta un animale immaginario (cervo e grifone) di un alto livello artistico, arrivato quasi intatto a noi grazie alla permanenza nel permafrost.[1] Tra le civiltà antiche in cui si sviluppò il tatuaggio fu l’Egitto ma anche l’antica Roma, dove venne vietato dall’imperatore Costantino, a seguito della sua conversione al Cristianesimo (“Non vi farete incisioni nella carne per un defunto, né vi farete tatuaggi addosso. Io sono il Signore” Levitico 19.28′). È peraltro da rilevare che, prima che il Cristianesimo divenisse religione lecita e, successivamente religione di Stato, molti cristiani si tatuavano sulla pelle simboli religiosi per marcare la propria identità spirituale.

È inoltre attestata nel Medioevo l’usanza dei pellegrini di tatuarsi con simboli religiosi dei santuari visitati, particolarmente quello di Loreto. Fra i cristiani la pratica del tatuaggio è diffusa fra i copti monofisiti. Col tatuaggio i copti rimarcano la propria identità cristiana, i soggetti sono solitamente la croce copta, lanatività ed il Santo Mar Corios, martirizzato sotto Diocleziano e rappresentato in sella ad un cavallo con un bambino.[2] La Religione ebraica vieta tutti i tatuaggi permanenti, come prescritto del Levitico (Vaikrà) (19, 28). In particolare, l’Ebraismo vieta ogni incisione accompagnata da una marca indelebile di inchiostro o di altro materiale che lasci una traccia permanente. Anche la Religione musulmana vieta tutti i tatuaggi permanenti, come spiegato da diversiahadith del profeta Maometto, sono consentiti solo i tatuaggi temporanei fatti per mezzo dell’henna, pigmento organico di color rosso-amaranto, ricavato dalla pianta della “Lawsonia inermis”, “Henna” in arabo. Nella tradizione araba e anche in quella indiana sono le donne a tatuarsi con l’henna, sia le mani che i piedi; molte spose vengono completamente tatuate per la loro prima notte di nozze, infatti la sera prima delle nozze viene chiamata “Lelet al Henna” (la notte dell’henna). I tatuaggi d’henna sono estremamente decorativi, quasi sempre con motivi floreali stilizzati; quelli molto elaborati finiscono per sembrare delle opere d’arte che hanno la durata media di qualche settimana di vita. Gli uomini musulmani, specialmente i fervidi praticanti sunniti, usano l’henna per tingersi i capelli, la barba, il palmo delle mani e dei piedi; agli uomini non è consentito fare tatuaggi decorativi neanche con l’henna. Comunque c’è da dire che tra i contadini egiziani (usanza molto probabilmente derivante dall’Antico Egitto) ed i nomadi musulmani (per lo più quelli sciiti) sia le donne che i bimbi particolarmente belli, vengono tatuati in maniera permanente con piccoli cerchietti o sottili linee verticali, sia sul mento che tra le due sopracciglia. È un’usanza di tipo scaramantica, infatti il colore con cui si tatuano è l’azzurro, il colore scaramantico per eccellenza fin dal tempo dei faraoni.

Altri popoli che svilupparono propri stili e significati furono quelli legati alla sfera dell’Oceania, in cui ogni particolare zona, nonostante le similitudini, ha tratti caratteristici ben definiti. Famosi quelli Maori, quelli dei popoli del monte Hagen, giapponesi, cinesi e gli Inuit anche se praticamente ogni popolazione aveva suoi caratteristici simboli e significati.

Nella zona europea il tatuaggio venne reintrodotto successivamente alle esplorazioni oceaniche del XVIII secolo, che fecero conoscere gli usi degli abitanti dell’Oceania. Alla fine del XIX secolo l’uso di tatuarsi si diffuse anche fra le classi aristocratiche europee, tatuati celebri furono, ad esempio, lo Zar Nicola II e Sir Winston Churchill. È da segnalare che il criminologo Cesare Lombroso ritenne, in un’epoca di positivismo, essere il tatuaggio segno di personalità delinquente. La diffusione del tatuaggio in tutti gli strati sociali e fra le persone più diverse negli ultimi trent’anni relega tali considerazioni criminologiche a mera curiosità storica.

Il tatuaggio in Italia

Preistoria

La pratica del tatuaggio era diffusa già nell’Italia preistorica come testimonia la mummia di Oetzi, i cui resti sono stati rinvenuti nel ghiacciaio del Similaun nel 1992. Ma le testimonianze sull’effettiva continuità della pratica del tatuaggio sono sporadiche. In genere le popolazioni protoceltiche e Liguri erano dedite a tali pratiche.

Antica Roma

Plinio e Svetonio testimoniano che gli schiavi romani venivano marchiati con le iniziali del proprio padrone o, nel caso fossero stati sorpresi a rubare, erano marchiati a fuoco sulla fronte. Lo stesso supplizio venne inflitto ad alcuni martiri cristiani, come Teofane e Teodosio.

Lo praticavano i soldati romani che furono influenzati dalle usanze dei Britanni, con i loro corpi dipinti, e dai Traci, feroci gladiatori spesso tatuati come testimonia Erodoto, al punto che i legionari iniziarono tatuarsi il nome dell’Imperatore, sebbene la pratica fosse malvista dalle autorità.

Il fatto che Costantino nel 325 d.C. abbia proibito il tatuaggio sul viso ai cristiani di tutto l’Impero Romano perché ”deturpava ciò che era stato creato ad immagine di Dio” fa pensare che ci fosse l’abitudine da parte dei primi cristiani di marchiarsi per testimoniare la propria fede.

Proibizione

Il tatuaggio venne di fatto definitivamente proibito da Papa Adriano I nel 787 durante il Concilio di Nicea e tale veto venne ribadito da successive bolle papali, tanto che questa pratica scompare in ogni cronaca del tempo.

Clandestinità

Nonostante il divieto ufficiale, l’abitudine a segnare indelebilmente il corpo sopravvisse, spesso in clandestinità, soprattutto nelle classi meno abbienti, fra i soldati e in alcuni luoghi di culto cristiani come il Santuario di Loreto. Qui, fino alla metà degli anni Cinquanta, esistevano i frati marcatori, ovvero frati che incidevano piccoli segni devozionali fra i pellegrini.

I segni tatuati nel Santuario di Loreto venivano effettuati sui polsi o sulle mani ed erano simboli cristiani o soggetti “amorosi”: i primi, inizialmente molto semplici come una croce o come la rappresentazione delle stigmate, si fecero via via sempre più complessi come la stilizzazione della stessa Madonna di Loreto, simboli del proprio ordine religioso, oppure segni marinareschi poiché i marinai erano i primi difensori della costa adriatica contro gli invasori turchi.

Gli attacchi dei pirati inducevano anche gli abitanti della costa a tatuarsi segni cristiani poiché, in caso di morte violenta, sarebbero stati riconosciuti come fedeli e dunque sepolti in terra consacrata.

I tatuaggi a carattere “amoroso” erano invece effettuati dalle spose come promessa a Dio e augurio e contemplavano soggetti come due cuori trafitti, frasi o il simbolo dello Spirito Santo. Anche le vedove si tatuavano, in ricordo del defunto, soggetti come il teschio con le tibie incrociate, il nome del morto o la frase “memento mori”.

L’inizio della tradizione dei marcatori di Loreto non ha date precise ma si hanno testimonianze di questa pratica già alla fine del XVI secolo. Spesso anche i Crociati o i pellegrini in visita al Santo Sepolcro di Gerusalemme usavano tatuarsi simboli cristiani poiché, nel timore di essere assaliti e spogliati di ogni bene, anche oggetti sacri, potessero garantirsi una sepoltura in terra sacra.

Lombroso

Il tatuaggio riemerge dall’ombra nella seconda metà del XIX secolo, con la pubblicazione, nel 1876, del saggio L’uomo delinquente di Cesare Lombroso. Egli mette in stretta correlazione il tatuaggio e la degenerazione morale innata del delinquente: il segno tatuato è fra quelle anomalie anatomiche in grado di far riconoscere il tipo antropologico del delinquente. Il delinquente natomostra specifiche caratteristiche antropologiche che lo avvicinano agli animali e agli uomini primitivi e l’atto di tauarsi di criminali recidivi è sintomo di una regressione allo stato primitivo e selvatico. L’uomo delinquente però è anche un catalogo approfondito di tutte le tipologie di tatuaggio che potevano essere reperite all’epoca: il saggio è ricco di descrizioni di tatuaggi e delle storie degli uomini che li portano, soldati ma suprattutto detenuti, criminali e disertori, fornendo così un ampio squarcio sulle usanze del tempo.

Lombroso cataloga i tatuaggi in segno d’amore (iniziali, cuori, versi); simboli di guerra (date, armi, stemmi); segni legati al mestiere (strumenti di lavoro, strumenti musicali) animali (serpenti, cavalli, uccelli); tatuaggi di soggetto religioso (croci, Cristi, Madonne, Santi). In seguito alla diffusione delle teorie di Cesare Lombroso, il tatuaggio subisce un’ulteriore censura ed è per questo che, contrariamente ad altri paesi occidentali, non nascono studi e botteghe professionali fino alla fine degli anni ’70.

Nobiltà

Malgrado la censura di Lombroso, il tatuaggio viene praticato sia in alcuni luoghi specifici come il Santuario di Loreto e sia presso le famiglie aristocratiche, tra cui spiccano i Savoia e i D’aosta. Fra questi Amedeo di Savoia-Aosta eroe di Amba Alagi, Aimone di Savoia re di Croazia e sua Moglie Irene di Grecia, Elena di Francia moglie di Emanuele di Savoia-Aosta, Vittorio Emanuele, Maria Beatrice e Maria Gabriella figli di Umberto II di Savoia

Riscoperta

Dalla fine degli anni ’60 – inizio anni ’70 in poi la cultura del tatuaggio ha conosciuto una progressiva diffusione, prima nelle sottoculture giovani hippy e fra i motociclisti e poi ha conquistato lentamente ogni strato sociale e ogni fascia d’età.

Boom

Fra gli anni ’70 e gli anni ’80 si affacciano sulla scena italiana i primi tatuatori professionisti, artisti pionieri della tattoo art in questo paese: a Milano Gian Maurizio Fercioni che apre il suo Queequeq Tattoo in zona Brera nel 1970; Mino Spadaccini, che apre il suo primo studio, sempre a Milano, nel 1971; Gippi Rondinella che inizia con il Tattoo Art Studio di Fregene e poi, nel 1986, fonda a Roma il primo studio della città, il Tattooing Demon Studio; Ciccio Panzacchi che lavora a Bologna fin dagli anni ’70; Tommaso Buglioni, Tom Tattoo, ad Ancona, attivo fin dal 1982 e collaboratore dell’iniziativa editoriale “Il Segno di Caino” con Gippi Rondinella nel 1985, che apre il suo studio su strada nel 1987; a Bologna Marco Leoni, che poi si trasferirà a San Paolo dove aprirà, nel 1980/81 un tattoo studio con Ciccio Panzacchi, e Marco Pisa; Giorgio e Nando Marini a Torino. La prima tattoo convention internazionale italiana si tenne a Roma, ai Mercati Traianei nel 1985 organizzata (con il patrocinio di Renato Nicolini e l’Assessorato alla Cultura di Roma) da Simona Carlucci,Giorgio Ursini Ursic (dello Studio i) e Don Ed Hardy; da quell’esperienza nacque il testo “Dall’asino alla zebra”. A quel raduno internazionale parteciparono i massimi esponenti del mondo del tatuaggio di allora, da Kandi Everett a Horiyoshi III e Don Ed Hardy.

La discoteca Bussola accende l’Estate in Versilia.

Sabato 8 Giugno, tutti alla Bussola.

La discoteca dell’estate in Versilia, regala al suo pubblico una notte spettacolare nella nuova location. Bordo piscina, giardino e la nuova pista sulla spiaggia, tutto in un’unica location.

animazione discoteca

“La Bussola addosso”. La discoteca N.1 tra Forte dei Marmi e Viareggio omaggia il suo pubblico con tantissimi gadget.

In omaggio a tutte le cene e a tutti i tavoli dopocena. Riserva adesso il tuo.

Discoteca Bussola. Informazioni e prenotazioni.

Chiama ora il 347.477.477.2 (Luca, anche via SMS o WhatsApp) o scrivi a info@discotecheversilia.it e assicurati il massimo dei vantaggi, gli stessi che la discoteca della Versilia riserva ai suoi migliori ospiti.

“Summer is magic”. La festa dell’estate in Versilia.

discoteca bussola

Dopo la spettacolare inaugurazione estiva della nuova ‘Bussola Garden’, la ‘Principessa della Versilia’ è pronta per un altro evento fatto di divertimento, animazione a cinque stelle e musica a 360 gradi. L’8 giugno imperdibile appuntamento con il nuovo sabato notte ‘Summer is magic’ , che da un lato vedrà l’area a bordo piscina – completamente rinnovata – intrattenere con musica house e commerciale; dall’altro, uno spazio opposto, ambientato sulla spiaggia, con musica che spazierà dai classici italiani, ai balli di gruppo, fino all’Happy music. Un notte raffinata, ma allo stesso tempo stravagante, studiata per accontentare tutti i gusti ed età. Molto positivo Glauco Ghelardoni, Art Director del locale: “Summer is magic è un appuntamento unico nel panorama versiliese. La proposta della Bussola per questa stagione estiva è molto ricca e variegata: un ventaglio di possibilità che va dalla musica hip hop, alla house, alla commerciale, senza dimenticare i grandi classici della canzone italiana, il massimo per chi vuole vivere tutte le sfaccettature dello storico locale di Marina di Pietrasanta”.

Riserva adesso la tua serata.

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